
Anseb lo conferma, i Buoni Pasto fanno bene all’economia: 3 miliardi il giro d’affari e una filiera che rappresenta lo 0,72% del PIL
È stato ribadito a Milano lo scorso 10 luglio, quando Anseb (Associazione Nazionale Società Emettitrici di Buoni pasto) ha organizzato i primi Stati Generali del Buono Pasto in Italia.
L’evento si è svolto presso la Terrazza Triennale di Milano, un confronto aperto, strutturato e costruttivo tra voci istituzionali, associazioni di categoria e operatori del settore.
Gli Stati Generali
Anseb ha organizzato due tavole rotonde: la prima più istituzionale, per analizzare punti di forza ed eventuali criticità del mercato, e poi un confronto tra alcuni operatori in rappresentanza dell’intero settore. Gli associati con Anseb rappresentano, infatti circa l’80% del mercato italiano del buono pasto, unendo le aziende più importanti e serie del mercato.
Incontro istituzionale
Dalla tavola rotonda istituzionale è emerso con chiarezza che il mercato del Buoni Pasto in Italia vale circa 3 miliardi. La relativa filiera rappresenta lo 0,72% del PIL Italiano, creando 190 mila posti di lavoro tra lavoro diretto e indiretto. Il tavolo istituzionale ha visto un’analisi del mercato e delle potenzialità di sviluppo da parte del Presidente di ANSEB Emmanuele Massagli, dell’Economista dell’Università di Genova Luca Betrametti, del Segretario Nazionale ADICONSUM Andrea Di Palma, del Vice Presidente FIPE Aldo Mario Cursano e del Segretario Regionale CISL Lombardia Paola Gilardoni.
I dati presentati chiariscono l’importanza del settore del buono pasto per il mercato italiano: sono circa 2,4 milioni i lavoratori che oggi usufruiscono dei buoni pasto, di cui . Il 40% dei lavoratori che pranza fuori casa per lavoro usa il buono pasto, che viene utilizzato nel 70% dei casi in bar, gastronomie e ristoranti e, per il restante 30%, nella grande distribuzione.
La detassazione del buono pasto elettronico in vigore dal 1° luglio 2015 ha comportato un “guadagno” per il lavoratore di 1,71 euro a pasto; circa 380/400 euro all’anno. Gli esercizi convenzionati sono circa 150 mila e si stima che il 40% dei loro introiti derivino dall’utilizzo del buon pasto da parte dei lavoratori per una pausa pranzo sana e nutriente.
“Il mercato del buono pasto in Italia è solido e sempre più moderno, ha dichiarato Emmanuele Massagli – Presidente ANSEB. “I principali centri di ricerca dedicati al welfare confermano come il buono pasto sia benefit preferito dai lavoratori. La defiscalizzazione fino a 7 euro del voucher elettronico, entrata in vigore tre anni fa, sta conseguendo i risultati sperati: tecnologizzazione dei servizi, diminuzione degli abusi, velocizzazione dei tempi di pagamento agli esercenti, maggiore reddito in tasca ai lavoratori.Sarebbe però un errore fermarsi a questo punto: l’obiettivo di ANSEB è quello di dialogare con il Legislatore, i sindacati, i piccoli esercenti, la grande distribuzione, le imprese clienti e i consumatori, affinché questo mercato sia sempre più fluido, trasparente ed efficiente. Non è un’intenzione teorica, perché sappiamo come conseguire l’obiettivo: in primis, innalzando a 9 euro la soglia di defiscalizzazione del buono pasto elettronico, in quanto occorre confermare le politiche che funzionano; in secondo luogo, è importante proteggere gli esercenti da operatori scorretti, immaginando dei fondi di garanzia a loro tutela e chiarendo per via legislativa le caratteristiche che devono avere le società di emissione dei buoni pasto. Inoltre, sarebbe importante la creazione di un tavolo di lavoro nazionale che coinvolga tutta la filiera del servizio sostitutivo di mensa; da ultimo, è necessaria una revisione dei criteri di valutazione delle offerte nelle gare pubbliche. Senza il buono pasto il lavoratore ha meno possibilità di usufruire di una pausa pranzo sana ed è più povero, quindi: perché non promuoverne la maggiore diffusione possibile?”
Luca Beltrametti – Economista dell’Università Genova, ha illustrato gli elementi positivi da valorizzare nel sistema dei Buoni Pasto e, in particolare, la fiscalità generale. “Il sistema dei buoni pasto (un mercato che stimo per l’Italia nell’ordine di €2,3 miliardi) ha ampi spazi di crescita e ha effetti importanti, sia in termini di sostegno alla domanda aggregata – e quindi al reddito e all’occupazione – sia in termini di sostegno alle piccole e medie imprese. Queste ultime dispongono infatti di uno strumento che permette loro di non essere discriminate, visto che le loro dimensioni rendono del tutto anti–economica la gestione di una mensa aziendale. I buoni pasto forniscono un sostegno indiretto a luoghi (bar, piccole trattorie, gastronomie, rosticcerie), che sono profondamente legati alla cultura italiana e a stili di vita tipici del nostro paese nelle loro ricchissime declinazioni regionali. Un’eventuale maggiore diffusione dei buoni pasto tra i redditi più bassi avrebbe inoltre un significativo impatto perequativo dal momento che il beneficio fiscale è percentualmente maggiore per i redditi inferiori.”
Gli operatori di settore
Alla seconda tavola rotonda hanno partecipato esponenti delle principali società che emettono Buoni pasto in Italia. Tra questi anche Day gruppo UP. In particolare, è intervenuta Mariacristina Bertolini, Direttore Generale e Vice Presidente Day, la quale ha sottolineato l’importanza del buono pasto e le opportunità di innovazione legate a questo strumento di benessere.

Mariacristina Bertolini, Direttore Generale e Vicepresidente Day gruppo Up, ha partecipato alla seconda tavola rotonda organizzata da Anseb
“Day ha l’obiettivo di rendere più leggera la vita di tutti i suoi stakeholder grazie a strumenti semplici e innovativi, che offrano vantaggi concreti e soddisfino tutti gli interlocutori dell’ecosistema – aziende, partner, utilizzatori – ottenendo risultati che la collocano ai vertici del mercato dei buoni pasto in Italia. Una gestione sana ed equilibrata come la nostra è in grado di garantire progettualità a medio lungo termine, fattore fondamentale per i nostri clienti che sanno di poter contare su un partner innovativo e sicuro. Il bilancio 2017 evidenzia infatti una crescita graduale e costante anche grazie agli investimenti continui nello sviluppo della rete e nella ricerca tecnologica con il sostegno a giovani startup e con lo sviluppo di progetti innovativi.” ha dichiarato Mariacristina Bertolini, Direttore Generale e Vice Presidente Day.
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